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Roberto Linzalone was born in 1968 in Bari and lives in Matera, a town far from the chaos of the big centers and particularly favorable to cultural nourishment and creativity development.
The self-taught approach to photography dates back to the end of the decade of 1980; in these years he gained such interest by associating with the simple moment of shooting, an increasing control on the final image, starting from the dark room in b/w up to savor the universe of digital photography.
In 1992 he attended the private school of photography "Antonelli" in Bari, where he had the opportunity to learn some aspects of photography. Wishing for experimental genres and different paths he attends a photographic association by participating in a large number of activities including some collective exhibitions.
In these years he reached the goal of transmitting emotions generating unwittingly wrapped amazement through the image that tells stories of street's people, festivals, people from Orient; photographing details such as hands that indirectly expresses personalities, feelings, hard work had to communicate the intimacy of that moment as an expression of a state, a reality.Nothing has ever been planned, he has always tried to express the feeling by giving his eyes even the possibility to listen. In 1997 he took part in a workshop of the photographer Pino Ninfa on the image linked to the Jazz "Lights and shadows: from music to the photographic image". In 1998 he exhibited some images during the international Jazz festival in Matera. In 2002 he exhibited photographs on the occasion of the inaugural collective exhibition of the new Photographic Cultural Association "MateraPhotography". In September 2002 he presented some works on the rural landscape of Matera for the photographic exhibition "Aspects of the rural landscape of Basilicata" at the exhibition hall of Palazzo dell'Annunziata in Matera. In October 2002, begun a collaboration with the newspaper published every two weeks "L'Eco di Basilicata", providing photographic material and reviews on the cultural events of Matera. An image is published on the 2003 calendar published by "Grafiche Paternoster".
On December 11th 2005, he exhibited some photographs in the hypogea of ​​Piazza Vittorio Veneto on the occasion of the "CULTURANDO 2005 - exhibition handicraft workshop - visual auditory sound arts" event.
In June 2010 he took part in a work image held by Marianna Santoni. In June 2010 he exhibited some photographs at the Palazzo Lanfranchi in Matera participating in the collective "Obiettivo Musica" and "Stagioni in replay". In 2010 he presented in Matera in the deconsecrated church Madonna del Carmine at Palazzo Lanfranchi the personal exhibition "Reflections: a journey through words and images". In 2012 he took part in the advanced seminar named "Talking about" with photographer Joel Grimes.
Photography as a communicative language and a form of representation of reality is becoming increasingly important, becoming the most natural tool for comparison and growth. The desire for meaningful learning leads him to conclude the course of university studies in Communication Sciences in 2014.
Recently some meetings with representatives of contemporary photography and visual arts, allow him to assume ever greater awareness of the evolution of photography in the era of communication and new media, and its exasperation in transhumanism. It addresses and agrees with the digital natives on the need to find new forms of narration through the image.
Understanding these dynamics, meetings with some authors and critics are very imp: Cosmo Laera, Joel Grimes, Renata Ferri, Ferdinando Scianna, Denis Curti, Septimius Benedusi, Luca Campigotto, Francesco Jodice, Constance D'Elia, Sebastião Salgado, Steve McCurry .
The attendance with the photographer Augusto Viggiano allows him to understand and deepen some narrative and introspective aspects, guiding him in a sort of more careful observation of the surrounding environment, of the ways of doing, of the methods and of what is done to oneself because of external conditioning. The interest in researching a personal form of expression helps him, nowadays, to deepen the new forms of photographic communication.
In 2015 he started an associative project with the aim of contributing to the dissemination and knowledge of photographic culture. In 2017 he is promoter of Matera European Photography which aims to develop a course of study and research of contemporary author photography. In 2019 is promoter of Visions from Europe.
In the role of project manager, he proposes in the year of European Capital of Culture 2019 in Matera, an artistic residency with the involvement of 26 authors from each State of the European Community. The collective work produced in 2019 an important exhibition and an editorial publication (Postcart editions) with the co-production of Canon Europe and the Matera-Basilicata 2019 Foundation.



ITA
Roberto Linzalone nasce nel 1968 a Bari e risiede a Matera, una cittadina lontana dal caos dei grandi centri e particolarmente favorevole al nutrimento culturale e allo sviluppo della creatività.
L’approccio come autodidatta alla fotografia risale alla fine del decennio del 1980; in questi anni matura tale interesse consentendo di associare al semplice momento dello scatto, un crescente controllo sull’immagine finale, partendo dalla camera oscura in b/n fino ad assaporare l’universo della fotografia digitale. Nel 1992 frequenta la scuola privata di fotografia “Antonelli” a Bari che lo aiuta ad apprendere anche alcuni aspetti della fotografia. Desideroso di sperimentale generi e percorsi diversi frequenta una associazione fotografica partecipando a numerose attività tra cui alcune rassegne collettive.
In questi anni l’immagine che raccontasse storie di gente di strada, di sagre, di popoli orientali, era la realizzazione del desiderio di trasmettere delle emozioni generando a volte inconsapevolmente stupore; fotografare dei particolari come le mani che esprimessero in maniera indiretta la personalità, i sentimenti, il lavoro dovevano comunicare l’intimità di quell’attimo come espressione di uno stato, di una realtà.
Nulla è mai stato progettato, ha cercato sempre di esprimere il sentimento dando ai suoi occhi la possibilità anche di ascoltare.
Nel 1997 partecipa ad un workshop tenuto dal fotografo Pino Ninfa sull’immagine legata al Jazz “luci ed ombre: dalla musica all’immagine fotografica”. Nel 1998 espone alcune immagini in occasione della rassegna internazionale di Jazz a Matera. Nel 2002 espone delle fotografie in occasione della mostra collettiva inaugurale della nuova Associazione Culturale Fotografica “MateraFotografia”. A settembre 2002 presenta alcune fotografie sul paesaggio rurale del materano in occasione della mostra fotografica “Aspetti del paesaggio rurale della Basilicata” presso il salone mostre del Palazzo dell”Annunziata a Matera. Nel mese di ottobre 2002 inizia un rapporto di collaborazione con il giornale a tirata quindicinale “L’Eco di Basilicata” fornendo materiale fotografico e recensioni sugli avvenimenti culturali di Matera. Un'immagine viene pubblicata sul calendario 2003 edito da “Grafiche Paternoster”.L’11 Dicembre 2005 espone alcune fotografie negli ipogei di p.Vittorio Veneto in occasione della manifestazione “CULTURANDO 2005 – mostra laboratorio artigianato – arti visive sonore teatrali”.
A giugno 2010 partecipa a un work image tenuto da Marianna Santoni.
Nel mese di giugno 2010 espone alcune fotografie presso il Palazzo Lanfranchi a Matera partecipando alle collettive “Obiettivo Musica” e “Stagioni in replay”.
Nel 2010 presenta a Matera nella chiesa sconsacrata Madonna del Carmine presso Palazzo Lanfranchi la mostra personale “Riflessioni: un percorso tra parole e immagini”.
Nel 2012 prende parte al seminario avanzato talking about con il fotografo Joel Grimes.
La fotografia come linguaggio comunicativo e forma di rappresentazione della realtà assume sempre maggiore importanza divenendo il più naturale strumento di confronto e di crescita. Il desiderio di un apprendimento significativo lo conduce a concludere il percorso di studi universitari in Scienze della Comunicazione nel 2014.
In questi anni alcuni incontri con i rappresentanti della fotografia contemporanea e delle arti visive, gli consentono di assumere sempre maggiore consapevolezza sull’evoluzione della fotografia nell’era della comunicazione e dei new-media, e della sua esasperazione nel transumanesimo. Affronta e conviene con i nativi digitali sulla necessità di trovare nuove forme di narrazione attraverso l'immagine.
A comprendere tali dinamiche, molto significativi sono gli incontri con alcuni autori e critici: Cosmo Laera, Joel Grimes, Renata Ferri, Ferdinando Scianna, Denis Curti, Settimio Benedusi, Luca Campigotto, Francesco Jodice, Costanza D'Elia, Sebastião Salgado, Steve McCurry.
La frequentazione del fotografo Augusto Viggiano gli consente di comprendere ed approfondire alcuni aspetti narrativi e introspettivi, guidandolo in una sorta di più attenta osservazione dell’ambiente circostante, dei modi di fare, dei metodi e di ciò che si fa a se stessi a causa dei condizionamenti esteriori.
L’interesse a ricercare una forma espressiva personale lo aiuta, oggi, ad approfondire le nuove forme di comunicazione fotografica.
Nel 2015 avvia un progetto associativo con lo scopo di contribuire alla diffusione e conoscenza della cultura fotografica. Nel 2017 è promotore di Matera European Photography che si prefigge di sviluppare un percorso di studio e ricerca della fotografia contemporanea autoriale. Nel 2019 è promotore di Visions from Europe. Nel ruolo di project manager propone nell'anno da Capitale europea della Cultura 2019 a Matera, una residenza artistica con il coinvolgimento di 26 autori provenienti da oiascuno degli Stati della Comunità Europea. Il lavoro collettivo produsse una importante Esposizione ed una pubblicazione (edizioni Postcart) con la cooproduzione di Canon Europe e della Fondazione Matera-Basilicata 2019. A ottobre 2019 in occasione delle Giornate del FAI d'autunno ha curato una mostra fotografica retrospettiva su Gerardo Guerrieri che è diventata permanente presso il Teatro Gerardo Guerrieri di Matera. Nel novembre 2020 inaugura la Mostra Fotografica FABER CHARTAE_CIELI DI CARTA SENZA STRAPPI presso il museo MIB a Matera. (www.materaeuropeanphotography.org)

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